“I migliori strumenti che abbia mai costruito”.

In questo modo Leo Fender parlava della G&L, la sua terza e definitiva avventura sul mercato degli strumenti musicali. Economicamente sazio per la vendita alla CBS della sua creatura originale, la Fender, e stufo per i compromessi tecnici con la dirigenza della MusicMan, Leo decide di ribaltare il tavolo da gioco per la terza volta nella sua vita. Fa sgombrare i suoi capannoni di Fender Avenue a Fullerton (in quanti, da vivi, possono dire di avere intitolato una strada?) e nel 1979 fonda, con l'amico di sempre George Fullerton, la G&L: acronimo appunto di George & Leo.

I presupposti della produzione sono completamente votati all'innovazione, al miglioramento, all'innalzamento di quell'asticella che proprio Leo, mettendoci il proprio nome, ha contribuito a creare. E parte proprio dal suo primo progetto, la Telecaster, perfezionandolo e dandogli una nuova vita sotto il nome di ASAT, lo strumento principe della G&L.

Da questo momento in poi è un susseguirsi continuo di idee ed innovazioni, che diventeranno lo standard della chitarra elettrica moderna negli anni a venire.

E' di G&L l'idea del tremolo a due pivot, più stabile e morbido del sei viti tradizionale, il famoso "Dual Fulcrum". O dei pick-up Magnet Field Design (MFD), che permettono di regolare l'altezza di ogni singolo polo in modo da avere il perfetto output da ogni corda. Come anche il ponte Saddle-Lock che permette la regolazione di action ed intonazione di ogni corda, in maniera indipendente.

Alla morte di Leo Fender, nel marzo del 1991, la moglie Phyllis decide di cedere la proprietà a John Mclaren, già proprietario della BBE Sound, capace di mantenere intatti i valori di qualità assoluta e innovazione, voluti dal fondatore, integrandoli con una progettualità imprenditoriale, che ha permesso al marchio di essere uno degli attori più apprezzati ed innovativi dell'intero mercato di settore.